Sessualità
Intorno al concetto di sessualità si sono creati tanti miti, pregiudizi, false credenze e immagini fuorvianti. Il senso comune lo vede come la cosa più naturale e istintiva: due corpi anatomicamente costruiti per unirsi, una meccanica perfetta che però ignora la chimica. Fare l’amore o allattare al seno il proprio bambino, emblemi dell’istinto umano. Purtroppo l’istinto non basta, ci vuole altro. Entrare in intimità con sé e con l’altro è tutt’altro che naturale, è ciò che di più complesso esiste in natura.
Passionalità
La passionalità confusa con il semplice incontro dei corpi. Come Marco, il protagonista del libro: “La strada verso casa” di Fabio Volo, di corpi ne aveva incontrati tanti, senza però mai toccarli veramente “poteva stare con una donna, infilare la sua bocca e la sua lingua in ogni angolo, ogni insenatura e cavità del suo corpo, ma lo spazzolino da denti non riusciva a condividerlo”.
Intimità
L’intimità è indissolubilmente legata all’autenticità, intesa come la libertà di essere, di mostrarsi interamente persona con le mille sfumature che ci appartengono, senza paura e accettando il rischio che la sfida comporta.
Essa richiede il riconoscimento dell’alterità, la necessità di due individui differenziati e separati, in grado di distinguere i propri bisogni da quelli del partner; la sessualità diventa un “gioco serio” dove poter sperimentare insieme nuovi modi di darsi e dare piacere.
Per lungo tempo, e ancora oggi, tanti confondono l’intimità con la fusionalità, la metafora della mela tagliata in due o quella dell’anima gemella che è lì che ci aspetta, rendono ancora più complicati i rapporti. Si cerca l’altro che ci completa, che ci salvi, come zoppi in cerca della stampella di una vita, una deroga all’altro di renderci persone ed anche felici.
Intimità e coppia
Whitaker nell’articolo “Le funzioni del matrimonio” asserisce “È una cosa veramente bizzarra, ma più sono vicini, più sono separati. Se non riescono a separarsi, non possono nemmeno aumentare l’intimità. Se non possono aumentare la loro individualità non possono nemmeno aumentare il loro stare insieme. È difficile parlarne perché è come strutturarsi su un doppio legame…più sei libero di stare con gli altri, specialmente con tua moglie più ti senti libero con te stesso. Più sei con te stesso e più puoi essere con lei. E se posso esprimermi crudamente è come un amplesso. Non potete immergervi là dentro e starci. È un movimento di avanti e indietro, uno stato fluido”
La sessualità nella crisi
Non stupisce che sia la vita sessuale a rappresentare uno dei termometri dello stato di “salute” della coppia. Quando la coppia vive un momento di difficoltà esso si traduce molto spesso in una diminuzione della vita sessuale e in casi di crisi profonda in una completa assenza di essa all’interno della coppia. Lavorando con le coppie capita molto spesso di sentir parlare di “matrimoni bianchi” che durano da anni, e che vengono vissuti come una normale conseguenza della longevità del rapporto e della frenesia della quotidianità.
A volte a giustificare il tutto viene messo nel mezzo il figlio, colui che molto spesso diventa l’usurpatore del posto del babbo nel lettone.
Intimità e figli
È innegabile, ed è supportato da studi clinici che diventare genitori comporta una messa in crisi dell’assetto di coppia ed individuale, in primis un cambiamento nella gestione della sessualità. Riuscire a trovare del tempo da dedicare alla cura del legame di coppia quando c’è da accompagnare il piccolo al nido, andare a lavoro, occuparsi della casa, delle bollette, portare il piccolo al parco, preparare la cena, farlo addormentare, risulta estremamente difficile soprattutto quando non c’è cooperazione fra i due genitori.
C’è poi da aggiungere che capita molto spesso purtroppo che l’identità genitoriale vada ad occupare tutto lo spazio, e ci si dimentica che oltre ad essere mamma e papà, si è anche un uomo e una donna con propri bisogni e con propri desideri.
La sessualità finisce per diventare una mera funzione fisiologica, dove l’intimità viene rifiutata o tenuta a debita distanza in quanto vissuta come pericolosa.
Quando il termometro quindi inizia a segnalare uno stato di malessere della coppia diventa importante domandarsi cosa sta succedendo e cosa si può fare per tornare a “lavorare” insieme al proprio progetto di vita insieme; quando si percepisce di non potercela fare da soli è importante chiedere l’ aiuto ad un professionista che aiuti i membri della coppia a comprendere meglio le loro dinamiche comunicative e affettive e nel trovare modalità più adattive di stare in relazione
La parola crisi, scritta in cinese, è composta di due caratteri.
Uno rappresenta il pericolo
E l’altro rappresenta l’opportunità.
J.F. Kennedy
Per ulteriori approfondimenti:
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/pediatria/la-nuova-guida-al-sesso-delloms
https://lucianasarra.it/terapia-di-coppia-firenze/