Disturbi del comportamento alimentare

I disturbi del comportamento alimentare sono caratterizzati da un’alterazione delle abitudini alimentari, e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per il corpo. Secondo il DSM 5 ovvero il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali dell’ APA (American Psychiatric Assosation), riconosciuto a livello internazionale, tali disturbi rientrano nella categoria dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione “e sono caratterizzati da un persistente disturbo dell’alimentazione o di comportamenti collegati con l’alimentazione che determinano un alterato consumo o assorbimento di cibo e che danneggiano significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale” In tali disturbi il corpo viene a personificare il profondo disagio di chi lo vive. È un dolore forte, a volte vissuto come un vuoto da riempire altre volte come una vuoto da creare. In tale disturbo diventa centrale un lavoro di equipe che coinvolga più figure professionali: psicoterapeuti, psichiatri, medici e nutrizionisti. Ricerche recenti dimostrano come la terapia familiare sia il trattamento elettivo di tali disturbi, ed eventualmente affiancata da una terapia individuale a seconda delle necessità. Fra questi disturbi troviamo: il disturbo di ruminazione, l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata.

“Delia sapeva che nemico può diventare il corpo. Una pattumiera, un lavandino intasato. Un pozzo morto”
M.Mazzantini, Nessuno si salva da solo

DOMANDE FREQUENTI

Chi è lo psicologo e cosa fa?Chi è lo Psicoterapeuta e cosa fa?Che differenza c’è tra Psicologo, Psicoterapeuta e Psichiatra?TUTTE LE FAQ
Lo psicologo è un professionista della salute che:

  • ha conseguito una laurea quinquennale in psicologia
  • ha svolto un tirocinio formativo della durata di un anno
  • ha sostenuto e superato l’esame di stato
  • è iscritto all’Ordine degli Psicologi.

“La professione dello psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione, riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito” ( Art.1-Legge 56/89)

Lo psicoterapeuta è un professionista, laureato in psicologia o in medicina, iscritto al relativo ordine professionale, che ha frequentato un corso di specializzazione in psicoterapia riconosciuto dallo M.I.U.R e della durata di almeno 4 anni.
Lo psicologo può fare consulenze psicologiche e effettuare diagnosi psicologiche tramite la somministrazione di test ma non può svolgere una psicoterapia.

La psicoterapia, che è di competenza esclusiva dello psicoterapeuta, è un “dispositivo di cura” il cui obiettivo è di promuovere il benessere delle persone, utilizzando come strumenti la parola, l’ascolto e la relazione fra paziente e psicoterapeuta.

Lo psichiatra è un laureato in Medicina che si è specializzato in Psichiatria. Può svolgere attività psicoterapica solo se ha conseguito la Specializzazione in Psicoterapia.

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